Nel 1969 Enrique Corcuera, imprenditore messicano, voleva costruire un campo da tennis nel cortile della sua casa ad Acapulco. Poiché lo spazio disponibile era limitato e circondato da muri, decise di considerare i muri come parte essenziale del campo di gioco. Nasceva così il padel, che negli ultimi anni ha ottenuto adesioni esponenziali. Secondo una recente ricerca, in Italia, il numero di praticanti ha raggiunto la cifra di 1,2 milioni nel 2020, con un aumento del 489% rispetto al 2019.
Lo sport si pratica con una racchetta dal piatto rigido e una pallina simile a quella da tennis, ma con una pressione interna inferiore, che permette un maggior controllo dei colpi e dei rimbalzi sulle sponde. La palla da padel ha la possibilità di rimbalzare sui muri, ma non sulla rete, pena la perdita del punto: può rimbalzare in ognuno dei due campi una volta sola prima di essere colpita dalla racchetta.