Livorno celebra il centenario di Franco Basaglia con il convegno “Basaglia al futuro”

Livorno celebra il centenario di Franco Basaglia con il convegno “Basaglia al futuro”.

Nel centesimo anniversario della nascita di Franco Basaglia, il Comitato per l’Etica nella Clinica (ComEC) dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest organizza il convegno nazionale “Basaglia al futuro. Salute bene comune”.

L’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’Amministrazione comunale, si terrà sabato 30 novembre alle ore 9 nella Sala del Consiglio Comunale (piazza del Municipio 1, piano primo). L’incontro è rivolto a tutta la cittadinanza. Vista la limitata capienza della Sala Consiliare, sarà possibile seguirlo in diretta streaming al link https://livorno.consiglicloud.it/home

L’iniziativa è stata illustrata ieri a Palazzo Comunale dall’assessore al sociale e alla sanità Andrea Raspanti e dall’esperta in bioetica Gaia Marsico.

Vorrei sottolineare – ha detto Raspantiche la Sala del Consiglio, che è il luogo che ospita l’assemblea dei cittadini, il luogo dove si svolge l’attività politica e dove la comunità tramite i propri rappresentanti affronta i problemi della città, ospita un convegno sul tema della salute mentale e più in generale della salute, un bene comune come viene chiamato nel sottotitolo dell’iniziativa. Non sarà un incontro che parla “di” Basaglia, ma di quello che, dell’insegnamento di Basaglia, ha ancora valore. Ed è tanto, non solo per il nostro presente, ma soprattutto per il futuro dei servizi della sanità. Basaglia non ha bisogno di presentazioni, c’è addirittura una legge porta forse impropriamente il suo nome, ma è stato anche uno straordinario animatore della cultura del Novecento, preso a modello in tutto il mondo, siamo noi italiani che spesso sottovalutiamo la portata di quello che Basaglia ha fatto. per una salute che metta al centro le persone, che viene riconosciuta non come appannaggio degli specialisti ma come un tema che riguarda tutta la comunità e la collettività e quindi a cui tutta la comunità e la collettività concorrono. Quindi la salute in questo senso è un tema eminentemente politico nel senso più nobile della parola, che riguarda la vita della polis. È sicuramente vero che la salute ha a che fare con i servizi sanitari di un territorio, però oggi sappiamo, grazie anche a Basaglia, che la salute è un’unità biopsicosociale, che cioè riguarda il corpo, la nostra biologia, il nostro atteggiamento mentale rispetto a noi stessi e alla comunità di cui facciamo parte, e riguarda la comunità-società in cui siamo chiamati a muoverci. Essere in salute, stare bene, non vuol dire essere in assenza di quel sintomo che ci complica la vita, ma stare in una dimensione di benessere e di senso totale all’interno della comunità di cui facciamo parte. Quindi il tema della partecipazione sociale e politica alla salute è un tema che con Basaglia diventa centrale”.

Ci siamo convinti a organizzare anche noi un’iniziativa in occasione di questo centenario – ha detto Gaia Marsico perché il nostro impegno centrale coincide con l’impegno centrale che si è assunto Franco Basaglia: mettere al centro le persone ancor prima dei pazienti, anzi sganciare questo abbinamento quasi inevitabile tra malattia e persona. Mettere al centro le persone con i loro diritti e le loro libertà. Cosa direbbe oggi Basaglia del pianeta sanità? Non sarà un convegno sulla salute mentale. Il problema della salute mentale diventa una lente di ingrandimento su problemi che non sono solo mentali, e che non sono neppure solo sanitari. Ci siamo posti anche il quesito se affrontare questo centenario guardando al passato o guardando al futuro. Sicuramente al futuro, da qui il titolo che abbiamo dato all’incontro. E non a caso ad aprire i lavori saranno gli interventi di due giovanissime studentesse che durante il loro percorso scolastico sono rimaste affascinate dalla figura e dal pensiero di Franco Basaglia e che, tra l’altro dopo un’esperienza che hanno fatto sul campo, ce lo racconteranno e proporranno il loro punto di vista che va verso il futuro, ci diranno come un giovane vede il futuro a partire da un pensatore che è stato sicuramente un visionario ma con grande senso della realtà. L’incontro non sarà per addetti ai lavori, ma è diretto a tutta la cittadinanza, i posti in presenza saranno limitati ma è disponibile la diretta online, anche per le tante persone che vorranno seguirlo da fuori città”.

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